Sanatoria criptovalute termine ultimo 30/11/2023
La sanatoria prevista dalla Legge di Bilancio 2023 interessa i contribuenti persone fisiche, agli enti non commerciali e alle società semplici residenti in Italia che, entro il 31 dicembre del 2021, erano in possesso di criptoattività in violazione degli obblighi di monitoraggio fiscale e non hanno indicato i relativi redditi in dichiarazione.
Si può beneficiare della regolarizzazione per i periodi d’imposta, dal 2016 al 2021.
Si può beneficiare della regolarizzazione per i periodi d’imposta, dal 2016 al 2021.
Per aderire alla sanatoria, è necessario inviare via PEC, Posta Elettronica Certificata, alla Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate territorialmente competente sulla base del domicilio fiscale relativo all’ultimo anno d’imposta la seguente documentazione:
- il modello di domanda per l’istanza di regolarizzazione delle cripto-attività e dei relativi redditi compilato secondo le istruzioni fornite;
- la quietanza del versamento delle somme dovute effettuato tramite modello F24;
- la relazione di accompagnamento con la relativa documentazione probatoria.
Chi non ha inserito, in tutto o in parte, le criptovalute nel quadro RW della propria dichiarazione dei redditi deve versare una sanzione ridotta pari allo 0,5 per cento del valore delle stesse, detenute al termine di ciascun periodo di imposta e/o alla data della relativa cessione.
Per i relativi redditi che allo stesso modo non sono stati dichiarati, poi, è necessario versare una imposta sostitutiva del 3,5 per cento del valore delle criptovalute.
Tutte le indicazioni sono contenute nel testo integrale del provvedimento del 7 agosto 2023.